SULLE TRACCE DEI PASTORI

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Visita Inserzionista

Rendere la transumanza, ovvero la pratica con cui i pastori muovono il gregge, un’attività collettiva, salvaguardando e valorizzando il patrimonio tessile delle Alpi attraverso la sperimentazione di soluzioni collaborative transnazionali. Con tale obbiettivo lo scorso sabato 11 maggio è andata in scena a Malonno, in particolare al Macìl (centro per l’itineranza e la lana), la Transumanza Culturale, un’iniziativa inserita nel progetto transfrontaliero Alpine Space AlpTextyles a cui hanno preso parte sei Paesi Alpini (Svizzera, Slovenia, Italia, Francia, Germania e Austria), e che per un giorno ha trasformato la via del pastore in un luogo di aggregazione e scambio per raccontare la filiera della lana e le realtà delle Alpi. I partecipanti nel corso della giornata hanno potuto vivere in prima persona i racconti delle donne impegnate nella salvaguardia di tale filiera e percorrere il cammino con il gregge lungo il tragitto della transumanza. La Transumanza culturale 2024 è stata concepita come un evento costruito dal basso con il coinvolgimento di tutte le figure che partecipano alla sostenibilità della filiera della lana oggi, dai pastori alle associazioni locali che hanno saputo riscoprire le competenze artigianali necessarie a ridare valore alla lana. Regione Lombardia, Direzione Generale Cultura, Archivio di Etnografia e Storia Sociale è impegnata come partner del progetto nell’attuazione di interventi sui casi pilota del tessile presenti sul territorio lombardo. Nell’ambito del progetto la Valle Camonica, il Macìl e l’associazione Codadilana, attiva da più di dieci anni nel processo di valorizzazione della lana, sono stati individuati come caso pilota per lo sviluppo di una filiera della lana circolare e sostenibile.

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