IN NOVE MILA PER LA SETTIMANA DELLA PREVENZIONE

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Quasi 9 mila adesioni alla iniziative della prevenzione e della promozione della salute. Al termine della settimana l'ASST della Valcamonica stila il primo bilancio degli incontri, dei seminari delle visite e dei servizi. Ed è molto positivo: 8 mila 789 cittadini provenienti da tutta la Valle e anche da fuori si sono avvicinati ai gazebo allestiti nei mercati, nei centri commerciali e sportivi per verificare il loro stato di salute. Lo stesso è successo negli studi dei medici e dei pediatri. L'area con maggior partecipazione è stata quella dedicata ai percorsi per gli stili di vita che ha registrato 7 mila 398 accessi, con un gradimento particolare per la prevenzione al mercato con oltre 1200 adesioni e prevenzione cardiovascolare presso i centri commerciali con quasi 1000 cittadini coinvolti; a seguire l’attività di vaccinazione e counseling vaccinale con oltre 380 adesioni. Il progetto “Peer-corsi senza fumo” ha totalizzato 1520 studenti delle scuole secondarie di secondo grado. Infine, molto apprezzata la prevenzione negli ambulatori dei medici e dei pediatri di famiglia con 2560 pazienti informati. I Percorsi relativi al Benessere Psicologico hanno totalizzato oltre 1000 accessi, molto apprezzata l’attività di sensibilizzazione ed informazione sugli effetti delle sostanze psicoattive nelle scuole con 660 studenti coinvolti. Anche lo sportello relativo al disagio psicologico nell’adolescente ha riscontrato oltre 280 accessi. I Percorsi relativi alla Famiglia al Centro hanno visto 135 adesioni. Molto apprezzato il seminario tenuto dalla polizia stradale sulla sicurezza in auto e l’iniziativa rivolta al sostegno dei caregivers e degli operatori sanitari dal titolo “La cura di chi cura”. Infine i Percorsi di prevenzione nella patologia cronica, hanno registrato un buon gradimento con 214 adesioni, sia nella partecipazione ai convegni, sia alle iniziative specifiche che si sono tenute all’interno dei presidi ospedalieri. Al successo dell'iniziativa hanno contributo gli operatori dell'ASST e quelli dell'ATS della montagna, gli studenti del corso di laurea in infermieristica, i medici ed i pediatri. Hanno collaborato i sindaci, i farmacisti e molte associazioni di volontariato, gli istituti scolatici, i centri anziani, i centri commerciali e tante aziende private.

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