RICERCATORI AL LAVORO SUL SEBINO

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Come stanno i laghi? Lo diranno gli esiti di una ricerca ambientale commissionata dalla Regione all'Università Milano-Bicocca che si svolgerà anche nel lago d'Iseo, con l'aiuto della Polizia Provinciale. Temperatura, alghe, clorofilla, concentrazioni di gas serra nelle acque per capire come i laghi reagiscono ai cambiamenti climatici. Sono i parametri che verranno misurati in modo che la Regione possa disporre, nell'adottare le future politiche ambientali, di dati scientifici aggiornati. L'Università degli Studi di Milano-Bicocca sarà quindi presente nei prossimi mesi sul Lago d'Iseo, per svolgere le attività di ricerca con l'aiuto anche della Polizia Provinciale di Brescia, nell'ambito di un più ampio progetto che mira a studiare la concentrazione di gas serra nelle acque superficiali dei laghi. Gli ecosistemi d'acqua dolce, infatti, svolgono un ruolo cruciale nello scambio di gas serra con l'atmosfera, ma le informazioni a riguardo sono estremamente limitate. Lo studio vuole capire come stanno i laghi, come stanno cambiando in risposta ai cambiamenti climatici e alle attività dell'uomo, quali sono le strategie più adatte per migliorare gli ecosistemi, con risvolti positivi sulle economie locali. "Un investimento totale - ha specificato l'assessore regionale al clima Maione - di 40 mila euro, a cui contribuiscono sia la Regione sia l'Università". Le attività si svolgeranno non solo nella zona di centro lago, ha spiegato Barbara Leoni, docente di Ecologia di Milano-Bicocca, dove la maggior parte degli studi vengono frequentemente condotti, ma anche nella zona litorale, la cui alterazione, costituendo la porzione di lago che viene più frequentemente fruita dal turismo, viene largamente percepita. Per la prima volta verranno raccolti dati con un elevato dettaglio spaziale, fornendo una ampia quantità di informazioni su processi ancora poco noti fino ad oggi, ad esempio la capacità di questi sistemi di emettere gas serra.

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