FRANGE CRIMINALI FRA GLI ULTRÀ DI MILAN E INTER

Estorsioni sulla vendita dei biglietti, pizzo sui parcheggi, accordi per le vendita di bibite e gadget, risse e lesioni, intestazioni fittizie di beni. 18 ultras neroazzurri e rossoneri arrestati. Sedici sono in carcere, due ai domiciliari. Tanto per far capire che non si tratta proprio di bravate da curva per la vicenda si è scomodato persino il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo che denuncia una generale deriva criminale negli stadi italiani, logiche che sdoganano la propaganda razzista e non è finita qua, perché fra i tifosi arrestati ve ne sono alcuni che hanno contatti con cosche mafiose. L'operazione per le custodie cautelari è scattata questi lunedì. Ad eseguirle a Milano Polizia di Stato e Guardia di finanza. Sono state eseguite anche diverse perquisizioni nei confronti dei componenti di quella che gli inquirenti hanno definitivo una vera e propria organizzazione criminale riconducibile ad alcune frange delle tifoserie ultras delle due principali squadre milanesi. Come già detto l''indagine ha svelato anche l’esistenza di un’organizzazione criminale di tipo mafiosa radicata nelle tifoserie ultras. Gli indagati, approfittando del loro ruolo all'interno dello stadio, hanno messo in atto una serie di reati connessi al mondo del calcio con l'obiettivo di accumulare profitti illeciti: sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere con l’aggravante del metodo mafioso, estorsione e lesioni. Le misure cautelari hanno raggiunto fra gli altri il capo degli ultrà dell'Inter Andrea Beretta e il suo vice Marco Ferdico. A loro è contestata l'associazione a delinquere: avrebbero agevolato la cosca dei Bellocco il cui rampollo è stato ucciso proprio dal Beretta. Ci sono fra gli arrestati anche altri nomi del direttivo: Renato Bosetti, Matteo Norrito, Mauro Nepi. La vicenda Beretta-Bellocco avrebbe confermato – secondo gli investigatori - l'interesse della 'ndrangheta nella gestione degli affari dello stadio. L'inchiesta avrebbe anche smascherato però anche l'interesse di altre cosche mafiose/malavitose storiche del milanese nella gestione degli affari. Associazione a delinquere, questa l'accusa, senza l'aggravamente mafiosa, anche per di ultrà del Milan. Fra gli arrestato il capo Luca Lucci, suo fratello Francesco (bodyguard di Fedez). Islam Hagag, conosciuto con il nomignolo di «Alex Cologno», Alessandro Sticco detto Shrek  e Fabiano Capuzzo. 

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