Bracciate contro la fibrosi cistica

Una bracciata dopo l'altra per sconfiggere la fibrosi cistica, una delle malattie genetiche più gravi e diffuse – colpisce circa un neonato ogni 3 mila in Italia -. E' dovuta alla mutazione di un gene - ereditato da uno dei genitori portatore sano – che non permette alla proteina che regola le secrezioni degli organi di lavorare bene. A risentirne sono soprattutto bronchi e polmoni dove il muco ristagna e porta ad insufficienza respiratoria, nel pancreas con problemi di digestione, ma anche nell'intestino, nel fegato, alle ghiandole del sudore. Chi la fibrosi cistica ha un'aspettativa di vita di circa 40 anni. Ad oggi esistono farmaci e trattamenti per curare i sintomi della malattia, ma non c’è ancora una terapia risolutiva. Ed è per questa ragione che è necessario sostenere la ricerca. Lo si fa ogni anno con campagne mirate, ma anche con iniziative sporadiche come la 12 ore di nuoto organizzata anche quest'anno dalle piscine Acquaplanet di Darfo. Tantissime le squadre ed i singoli che si sono sfidati in acqua per la buona causa del sostegno alla ricerca. La sede camuna della Fondazione ricerca per la fibrosi cistica è nata nel 2019 dopo la morte della figlia del presidente. Anche quest'anno l'Avis ha contribuito ad organizzare la manifestazione.

Commenti

Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!

Lascia un commento

* Tutti i campi contrassegnati sono obbligatori