Una soluzione per la Terzulli
Una soluzione definitiva per la Terzulli. Dopo le diatribe dello scorso anno che hanno rischiato di far chiudere una delle più frequentate vie di accesso all'Adamello, perché il CAI di Brescia non intendeva rinnovare l'assicurazione a causa delle cattive condizioni della via, e dopo gli incontri con gli amministratori della Valle Camonica, in particolare il sindaco di Sonico Gianbattista Pasquini che ha lungamente mediato, la soluzione per sistemare definitivamente la via attrezzata e permettere agli alpinisti di percorrerla in sicurezza, è ormai vicina. A farsi carico dei lavori sarà la comunità montana di Valle Camonica. Nel corso della prossima assemblea – in programma questo lunedì sera - verrà proposta una variazione di bilancio per finanziare i lavori necessari per la riapertura estiva. Già lo scorso anno, dopo gli accordi, gli alpinisti Matteo Castellini ed Andrea Tocchini avevano messo nuovi ancoraggi e sostituito pezzi di catene pericolanti. I fondi che verranno stanziati serviranno a coprire le spese delle quali si farà inizialmente carico la sezione CAI di Brescia dei lavori di riqualificazione. L'assessore di partita, il sindaco di Berzo Demo Giovanbattista Bernardi, si augura che i sindaci camuni, accolgano l'istanza che verrà presentata in assemblea. Oltre ai lavori per la prossima stagione il progetto che l'ente comunitario intende sostenere prevede di realizzare per il 2026, un più articolato progetto capace sia di valorizzare la storia di questi luoghi sia di renderli più sicuri. E' chiaro che non si tratta comunque di un itinerario adatto a tutti: chi affronta la Terzulli – che dalla Val Miller porta alla cima dell'Adamello - deve essere un alpinista esperto ed attrezzato. La soluzione per la Terzulli arriva a meno di un anno dai problemi sollevati durante l'estate del 2024 dal CAI di Brescia che anni fa attrezzò la via e che era deciso a smantellarla a causa appunto delle cattive condizioni di catene e sicurezze. Del resto più di una volta qui si sono verificati gravi incidenti. Per risolvere la questione, dopo un incontro al rifugio Gnutti a fine luglio, in occasione dell'inaugurazione dell'impianto fotovoltaico del rifugio realizzato da Enel Green Power, fra i vertici del CAI e il sindaco di Sonico (competente per territorio), proprio il primo cittadino, Gian Battista Pasquini aveva dato la disponibilità per intercedere con gli enti comprensoriali camuni.
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