Ucciso a coltellate, si è costituito l'omicida

Si è costituito ai carabinieri il 19enne autore dell’accoltellamento avvenuto la scorsa notte a Bergamo ammettendo le proprie responsabilità e consegnato l’arma usata per l’omicidio, che risulterebbe essere un coltello da cucina. Ma veniamo ai fatti. Tutto è iniziato da una rissa tra dieci giovani con catene e bastoni, le urla, uno di loro che sale in casa e prende un coltello, scagliandosi contro Riccardo Claris 26enne di San Giovanni Bianco, residente in Borgo Santa Caterina a Bergamo, colpendolo mortalmente alla schiena. È successo dopo l’una di notte tra sabato 3 e domenica 4 maggio, in via dei Ghirardelli, vicino al Lazzaretto, a Bergamo. Tra i ragazzi coinvolti nella rissa, tutti italiani, c’erano anche due fratelli. Ed sarebbe stato proprio uno di loro, da quanto si è potuto apprendere che sarebbe intervenuto per difendere l'altro, salendo in casa a prendere un coltello per poi scagliarsi brutalmente sulla sua vittima.  Alla base della lite ci sarebbero motivazioni di rivalità calcistiche, ma l’esatta dinamica dei fatti resta da approfondire. Sul posto confluivano i mezzi del 118 con un’ambulanza e l’auto medica, per i primi soccorsi, pattuglie della polizia e dei carabinieri, questi ultimi impegnati nelle indagini del caso. Inutile il tentativo di rianimazione messo in atto dai sanitari, il giovane purtroppo era già deceduto. Diversi residenti hanno riferito di avere sentito delle urla, in particolare la frase : “Ha un coltello, ha un coltello”, urlata da qualcuno. Il 19enne dopo l’arresto è stato trasferito in carcere. Non si placa la crescente escalation di violenza, che vede protagonisti sempre più giovani in città, così come in molti paesi sella bassa bergamasca. Giovani che il più delle volte circolano armati di coltello.

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