Aumentano i detriti ed i costi di recupero

Con i forti temporali e l'ondata di maltempo che in questi giorni stanno colpendo la Valle Camonica ed il Sebino, torna a farsi sentire anche il problema legato al materiale legnoso che con molta probabilità verrà trascinato a valle dal fiume Oglio. Quella dei detriti alla foce dell'Oglio è una situazione annosa e che con il passare degli anni è andata crescendo, dal punto di vista dei volumi. Era il 2021 quando dal lago erano state recuperate 560 tonnellate di legname. Nel 2023 1158, mentre lo scorso anno 1133. Ad aumentare non sono stati solo i volumi, ma anche i costi: ogni anno Autorità di Bacino e e provincie di Brescia e Bergamo mettono a disposizione 450mila euro per sostenere le operazioni di recupero del materiale, una soglia che ora non è più sufficiente. Proprio per tale ragione l'Autorità di Bacino lancia ora un appello con il quale si chiedono fondi più consistenti.Nell'ultimo bienno la soglia dei 400mila euro messi a disposizione degli enti è stata superata di 161mila euro totali. Nel bilancio di previsione, l'Autorità di Bacino ha però vincolato fondi per l'emergenza per 400mila euro. Ad operare per la rimozione del materiale legnoso, sono i battelli-spazzino della società MPL - Manutenzione e Promozione Laghi. Anche quest'ultima evidenzia la necessità di aumentare l'investimento per coprire i costi.

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