Furti, rapine, prostituzione, sgominata una banda italo-albanese

Furti e rapine in ville, ma anche traffico di droga e sfruttamento della prostituzione, estorsione, ricettazione, detenzione illegale di armi. Due arresti e sequestri per oltre un milione 200 mila euro. La guarda di finanza di Bergamo, coordinata dalla locale procura, ha decapitato un'organizzazione italo albanese attiva in Lombardia e in altre regioni. Il blitz è scattato in queste ore. Oltre ai due fermi le fiamme gialle hanno consegnato ad altri due componenti la banda misure cautelari: un divieto di dimora in Italia e un divieto di esercitare attività d'impresa per un anno. Altri nove componenti dell'organizzazione erano stati precedentemente arrestati durante altre operazioni. Le indagini hanno preso il via da controlli sulla gestione di alcune società di Bergamo e Treviolo che si occupano di noleggio, restyling e tuning di auto. In realtà alcune di queste attività, come il noleggio di auto senza conducente erano utilizzate per colpi messi a segno da pregiudicati, per lo più albanesi. In questi casi la società di noleggio non sottoscriveva alcun contratto per non lasciare traccia sugli utilizzatori delle vetture. Uno degli arrestati, un imprenditore bergamasco, si occupava di fornire all’organizzazione criminale un servizio logistico “taylor made”: a seconda delle esigenze criminali, gli autoveicoli venivano modificati con l’installazione di finestrini oscurati, il rifacimento degli interni, la realizzazione di vani nascosti. In questo modo le auto potevano essere usate per occultare droghe o denaro contante, commettere estorsioni, furti e rapine, nonché per agevolare lo sfruttamento della prostituzione. La funzione di “schermo” ha fatto sì, tra l’altro, che la società accumulasse multe per oltre 120 mila euro, fra Milano e Bergamo, senza mai sapere a chi farle pagare. Durante la indagini la Guardia di finanza ha svolto anche accertamenti finanziari che hanno fatto emergere un passivo fallimentare di circa 3 milioni di euro, nonché il drenaggio di denaro dai conti societari, mascherato da utile, per circa 1 milione 200 mila euro. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati 500 mila euro in contanti (occultati in vani appositamente ricavati nelle auto), 25 chili di cocaina ed hashish – valore di mercato 450 mila euro – un furgone limousine mercedes del valore di 200 mila euro.

Commenti

Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!

Lascia un commento

* Tutti i campi contrassegnati sono obbligatori