Storie di resilienza sul lago d'Iseo
Una giornata sul lago fra lo sciabordio delle onde, lo sbattere dei remi, il ronzio del motore della Capitanio la sua storia, l'arte e la cultura dell'Accademia Tadini. E' quanto hanno vissuto questo mercoledì alcuni dei pazienti del reparto pediatrico di oncologia dell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Accompagnati dai genitori e dai medici i ragazzi si sono divisi fra la Canottieri Sebino dove hanno potuto provare l'ebrezza di pagaiare e un tour sul lago a bordo della motonave Capitanio 1926 il battello più antico del lago d'Iseo ancora navigante. Hanno potuto visitare anche l'Accademia Tadini e infine sono stati ospiti dell'oratorio di Castro per il pranzo. Una giornata all'insegna dell'amicizia, dello stare insieme, del conoscersi fuori dalle mura dell'ospedale. In mattinata sono stati ospiti della Canottieri di Lovere e poi hanno solcato le acque del Sebino sulle canoe e sulla motonave. La Capitanio è anche questo, una storia di resilienza che i piccoli pazienti sperano di poter replicare. Nel loro viaggio alla scoperta delle bellezze del lago sono stati accompagnati dai genitori e dai medici, oltre che dagli istruttori della canottieri Sebino, dai volontari de La Capitanio, dagli Amici dell'Accademia Tadini e dai volontari dell'oratorio di Castro che li hanno invitati a pranzo.
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