Silvia Sardone vicesegretario della Lega

La Lega per la prima volta ha un vicesegretario donna ed è l’europarlamentare milanese, ma camuna d’azione, Silvia Sardone, nominata vice di Salvini, insieme all’europarlmentare Roberto Vannacci, durante il congresso federale che questo giovedì 15 maggio si è svolto a Roma dopo che ad aprile era stato confermato per la terza volta come segretario Matteo Salvini in carica dal 2013. 42 anni, mamma di due figli, giuslavorista con laurea in giurisprudenza alla Bocconi e dottorato di ricerca in relazioni di lavoro, un master in busness administration del Politecnico, eletta nel 2016 in consiglio comunale a Milano tra le fila di Forza Italia, nel 2018 eletta anche nel consiglio regionale della Lombardia grazie ad 11 mila preferenze, carica che lascerà, una volta lasciato il partito di Berlusconi, per l’elezione con quasi 45 mila voti nel 2019 tra le fila della Lega al Parlamento europeo, Silvia Sardone è stata riconfermata nel 2021 nei banchi del consiglio comunale di Milano, dove si batte per una città più sicura, ed è stata riconfermata nel 2024 anche in Europa, dove è stata la donna leghista con il maggior numero di preferenze, più di 75 mila, e dove è in prima linea nelle battaglie su sicurezza e immigrazione, tra queste quella contro il velo islamico che l’hanno costretta a viaggiare sotto scorta. Spesso in Valle Camonica accanto al marito, il leghista di lungo corso Davide Caparini, per sostenere le iniziative del partito in terra camuna, Silvia Sardone è sui social network, dove trovano eco i suoi interventi in aula e le sue visite alle periferie, uno dei volti della politica più noti con migliaia di followers, tanto da essere oggetto di minacce e video minacce quotidiane da parte di trapper e baby gang, per via delle sue battaglie contro fenomeni di illegalità e degrado, occupazioni abusive o sottomissione delle donne. Battaglie condotte tra la gente, in stile lega, che l’hanno portata ai vertici del partito.