Fiamme Gialle contro lo sfruttamento
La Guardia di Finanza di Brescia, dopo ampie e approfondite indagini, ha portato alla luce un sistema di sfruttamento della manodopera nel settore del confezionamento in serie dell'abbigliamento. Nove laboratori gestiti da cittadini cinesi situati nella Bassa e nei pressi di Desenzano, sono stati passati al setaccio dalle fiamme gialle bresciane unitamente ai tecnici del servizio Psal, Prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro, di Ats Brescia, che hanno effettuato verifiche approfondite che hanno portato a identificare 71 lavoratori stranieri. Di questi, 35 erano impiegati in condizioni di sfruttamento, con paghe al di sotto dei minimi contrattuali, alloggiati al limite della dignità. Tre dei lavoratori sono risultati completamente irregolari sul territorio nazionale. Pare che tutti siano stati sottoposti a turni massacranti, con paghe inferiori alla soglia di povertà definita dall'Istat e ambienti di lavoro molto degradati, al limite della sicurezza sanitaria. I dipendenti vivevano in spazi angusti e privi delle minime condizioni igienico-sanitarie, spesso all'interno degli stessi laboratori, in cui sono state trovate cucine e materassi sui cui dormire. In uno dei capannoni viveva persino un'intera famiglia con figli minorenni che pare andassero regolarmente a scuola. Cinque persone sono state denunciate per violazione dell'articolo 603-bis del codice penale, che punisce il caporalato e lo sfruttamento lavorativo. Per tre di loro c'è anche anche l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Oltre ai 35 lavoratori sfruttati, i controlli hanno evidenziato anche la presenza di 17 lavoratori "in nero" e altri quattro irregolari, impiegati senza contratto o in violazione delle normative sul soggiorno. Il sequestro dei capannoni è stato disposto in via d'urgenza dal giudice per le indagini preliminari, per impedire che l'attività produttiva proseguisse nelle gravi condizioni di illegalità. Le indagini proseguono per verificare eventuali collegamenti con altre realtà produttive della zona e risalire alla filiera di committenti.
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