Ispettore Polfer evita possibile tragedia

Due mesi fa aveva ricevuto una promozione “per merito straordinario”, per avere salvato una donna dal marito che minacciava lei e le figlie con un taglierino. Pochi giorni l’ispettore Francesco Martino, 43 anni, di origine campana, per molto tempo in servizio al commissariato di Treviglio e ora passato alla Polfer, ha invece salvato un uomo che era a un passo dal buttarsi nell’Adda. È successo lungo la pista ciclopedonale realizzata sull’alzaia che corre lungo la sponda del fiume, all’altezza di Cornate. L’ispettore, fuori servizio, mentre percorreva un tratto in bici, notava un uomo seduto sulla riva del fiume, in lacrime. Stringeva a se una foto. Il poliziotto si fermava e dopo essersi qualificato, si rendeva disponibile ad aiutarlo. L’uomo, un italiano, raccontava piangendo che la foto che stringeva tra le mani era della moglie morta da poco. Come un fiume in piena il poveretto confidava di aver avuto altre vicissitudini personali che lo avevano ancora di più intristito. Il poliziotto, compreso il momento di vulnerabilità, riusciva a guadagnare la sua fiducia intavolando una conversazione su argomenti di interesse comune, tra i quali proprio la passione per la bici, riuscendo a convincerlo nel fare un tratto di pedalata insieme. In questo modo riuscì ad allontanare l’uomo dal fiume, dirigendosi verso l’abitato di Cornate. Nel frattempo contattava il 118 e i carabinieri in modo da raggiungere un luogo convenuto con i soccorsi. Non è stata una cosa facile, visto che l’uomo alternava momenti di tranquillità ad altri di agitazione. Fino a quando, raggiunto il punto di incontro, veniva affidato alle cure dei sanitari, scongiurando ancora una volta, l’epilogo tragico della vicenda.

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