Gianico ricorda i caduti della Resistenza

Era il 1 febbraio 1925 quando due giovani del paese, Francesco Ottelli e Giuseppe Antonioli furono uccisi a Gianico da una squadra fascista che era stata inviata in posto per mettere ordine in uno dei pochi comuni dove alle elezioni del 1924 il listone dove era presente il partito fascista non aveva ottenuto la maggioranza. Della loro storia anche i familiari avevano perso le tracce. A cento anni di distanza da quei fatti l'amministrazione comunale insieme ad alcune persone del paese, fra queste il geometra Feriti, ha voluto ricostruire la storia di questi due giovani che vengono considerati fra i primi martiri della Resistenza Camuna. Furono freddati senza tanti complimenti fuori da un bar della zona Nel luogo dell'eccidio è stata apposta una targa, sicché chiunque oggi passi da qui possa interrogarsi sulla storia di questi due giovani del paese. La targa dedicata a Francesco Ottelli e Giuseppe Antonioli è stata scoperta nella giornata in cui si ricordano anche i caduti di Campelli, i partigiani Giacomo Marioli e Gian Battista Pedersoli, vittime di un'imboscata fascista il 24 giugno 1944 nella malga sui monti di Gianico, ospitati da Antonio Cotti Cottini di Piazze – anche lui freddato. I partigiani dovevano ricongiungersi con i compagni il giorno dopo. Fu un spia a condurre i fascisti sulle loro tracce. Dopo la cerimonia in paese il sindaco, insieme alle associazioni delle Fiamme Verdi, l'ANPI di Valle Camonica, gli alpini, la sezione locale dei Combattenti e reduci hanno raggiunto Malga Campelli per onorare i suoi caduti.

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