Aquila salvata dalla Polizia Provinciale

Non credeva ai suoi occhi quando sul sentiero che stava percorrendo in località Fobiola sul monte Spino sull'Alto Garda, ha visto un magnifico esemplare di aquila reale, proprio lì, pareva che lo aspettasse. Ma quando, dopo aver cautamente realizzato le immagini che state vedendo, ha cercato di avvicinarsi, ha capito che c'era qualcosa che non andava. Il rapace, infatti, appena l'uomo si è avvicinato, non ha spiccato il volo librandosi nel cielo, ma ha fatto un salto lanciandosi nel pendio boscato sottostante il sentiero. Non era in grado di volare perché ferito. E allora l'escursionista, come si deve sempre fare quando si trovano animali selvatici in difficoltà, ha chiesto aiuto alla polizia provinciale. Ha chiamato un agente in pensione da pochi giorni che abita in zona e che la zona la conosce come le sue tasche. Allertati i colleghi in servizio, l'agente ha chiesto supporto anche agli operatori del Rifugio Pirlo allo Spino per presidiare la zona dell'avvistamento fino all'arrivo degli Agenti della Polizia Provinciale. Allo stesso tempo, la pattuglia partita dal Comando di Brescia sempre in contatto con l'ex collega ha raggiunto il Passo dove lasciato il mezzo di servizio si incamminava lungo il sentiero per raggiungere la zona. All'altezza del punto segnalato gli agenti si inoltravano nel bosco ed iniziavano la ricerca del grosso rapace. Dopo averlo individuato lo hanno spinto verso un cespuglio per riuscire a bloccarlo e a recuperarlo. L'esemplare è quindi stato messo in sicurezza in un'apposita cassa e trasferito al CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) di Valpredina a Cenate (BG) dove è stata consegnata al dott. Mauri che le ha prestato subito le prime cure, riscontrando una frattura consolidata all'ala destra e uno stato di debilitazione che, se non fosse stata recuperata, avrebbe portato l'aquila a morte certa. Ora, invece, dopo le cure al CRAS, il rapace potrà tornare in libertà. Il comandante della polizia provinciale di Brescia, Dario Saleri ed il vice, il camuno Gianluca Cominini, coordinatore del Nucleo ittico venatorio, ringraziano tutte le persone che con grande sensibilità si sono attivate per il salvataggio dell'aquila reale, un rapace di grande fascino che oggi è una specie considerata ancora a rischio soprattutto per il disturbo provocatogli dall'uomo.

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