Individuato il corpo di Fabio Festa
Due giorni di ricerche e decine e decine di uomini impegnati, purtroppo con il peggior esito che si potesse immaginare: è stato individuato questo martedì mattina attorno alle 8.30 dal Drago 150 dell'elinucleo dei vigili del fuoco di Malpensa, in fondo ad un canalone nella zona del Blumone, il corpo senza vita di Fabio Festa, il 32enne di Chiari di cui non si avevano notizie da sabato pomeriggio dopo era partito per un'escursione nella zona del Lago della Vacca. Il corpo è stato recuperato e quindi trasferito all'ospedale di Esine dove ad attenderlo c'erano i famigliari. Le ricerche erano partite domenica pomeriggio. I primi ad arrivare in posto sono stati i ragazzi della V delegazione bresciana del soccorso alpino – che in questi giorni sono stati presenti con circa 40 persone per tutto il tempo delle ricerche. Hanno capito subito che le ricerche si dovevano concentrare nella zona più impervia verso il Blumone. La tecnologia, successivamente, ha dato loro ragione. Domenica sui sentieri più battuti della zona c'era molta genere. Nessuno ha visto Fabio. Il suo corpo, infatti, era in fondo ad un canalone da dove nel pomeriggio di lunedì il suo cellullare ha mandato un flebile segnale intercettato dai sistemi a bordo del Drago. La triangolazione del segnale ha quindi permesso di individuare il corpo del ragazzo a circa 450 metri di distanza dall'ultimo punto in cui il telefono aveva agganciato l'app per seguire il sentiero per la salita al corno del Blumone. Le operazioni di recupero della salma, sono state organizzate dal campo base in Bazena dove da domenica sera erano al lavoro gli specialisti in ricerca: dei vigili del fuoco, della V delegazione bresciana del soccorso alpino, del SAGF della Guardia di Finanza. In posto anche i carabinieri della compagnia di Breno e gli uomini della protezione civile. Le ricerche, dome detto, sono partire domenica nel pomeriggio con l'arrivo dei volontari della V delegazione del soccorso alpino nella zona di Bazena che hanno cominciato a battere le zone più impervie; l'arrivo del buio e il maltempo di lunedì mattina purtroppo hanno rallentato le ricerche che questa mattina hanno però confermato i sospetti: Fabio Festa si trovava proprio in una delle zone più impervie del tracciato. Appassionato di sport e di escursioni Fabio Festa amava trascorrere ore in montagna. Era un discreto alpinista, ma si sa in montagna la prudenza non è mai troppa. A questo proposito gli uomini del soccorso alpino raccomandano a tutti la massima attenzione. E' bene scegliere escursioni alla propria portata, scegliere itinerari adeguati, partire con attrezzatura e abbigliamento adeguati considerando che è possibili un repentino cambio meteo. E' altresì consigliato informare i familiari degli itinerari che si vogliono percorrere e come sempre portare con sé oltre ai piedi anche la testa.
Commenti
Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!