Tanti incidenti in montagna
Tanti interventi sulle montagne bresciane nella giornata di questo mercoledì 30 luglio: lungo il sentiero dell'Aviolo è stato trovato privo di vita don Nicolò Giosuè, parroco 59enne di Ravenna,in gita in Valcamonica. Il acerdote aveva deciso di accompagnare i parrocchiani della chiesa romagnola di Sant’Alberto e Savarna. Insieme avevano raggiunto il lago Aviolo, poi la comitiva aveva iniziato il percorso in discesa per tornare a Sonico. Don Nicolò si era attardato ed era rimasto indietro. Non vedendolo arrivare i parrocchiani hanno provato a chiamarlo al telefono, ma non rispondeva. Il suo corpo esanime è stato trovato poco dopo da un gruppo di turisti. Il 112 ha inviato sul posto il Soccorso alpino, ma purtroppo quando le squadre sono arrivate non c’era più nulla da fare: probabilmente un malore acuto e improvviso non gli ha lasciato scampo. Ma l'intera giornata è stata caratterizzata da allarmi dalle montagne bresciane: alle 11.30 dalla zona del passo Miller, poco sopra il rifugio Gnutti, un escursionista è stato investito alle gambe da una scarica di pietre. L'elicottero del 118 di Sondrio che è giunto sul posto ha sbarcato i tecnici del Soccorso alpino della stazione di Edolo con il soccorso alpino della Guardia di Finanza di Edolo. Una volta stabilizzato il ferito è stato elitrasportato al "Morelli" di Sondalo con una frattura a un arto e contusioni varie. La Stazione di Valle Sabbia del Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico, V Delegazione Bresciana, poco dopo le 16.30 ha soccorso una donna che, durante un’escursione, è caduta mentre si trovava sulla Ferrata del Crench. L’elicottero di AREU, decollato da Brescia, ha raggiunto la zona ed ha effettuato il recupero dell’infortunata, trasportandola alla piazzola, dove erano presenti i tecnici CNSAS, pronti a supporto delle operazioni. Infine sempre i tecnici della Stazione di Valle Sabbia sono intervenuti a Limone del Garda per un uomo, incrodato in nell'alveo di un torrente, sopra un salto di roccia. Sul posto per il recupero l’elisoccorso di Sondrio di Areu, con i tecnici del Soccorso alpino e speleologico. Quella del 2025 si avvia ad essere l’estate con più morti in montagna mai registrata: soltanto nell’ultimo mese sono più di 90 le persone decedute sulle montagne italiane: 3 ogni giorno. Le richieste di soccorso sono aumentate mediamente del 20%. Secondo il Soccorso alpino questa crescita vertiginosa è causata dal caldo estremo, che ha spinto molti cittadini poco preparati ad avventurarsi sulle montagne.
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