I ritratti video di Pietro Gardoni
Un doppio ritratto per celebrare non solo la manualità e la dedizione degli artigiani, ma anche la forza evocativa della videoarte: un mezzo capace di restituire il silenzio e la fatica dei gesti quotidiani trasformandoli in esperienza estetica. È stato la cornice del teatro Simoni Fe di Bienno ad accogliere martedì una serata interamente dedicata alla videoarte, linguaggio creativo che unisce tecnica, poesia visiva e ricerca musicale. L’evento, promosso dall’associazione Borgo degli Artisti 2.0, ha offerto al pubblico un’occasione per scoprire un’arte che non ha bisogno di parole: a parlare sono i gesti, i suoni e le immagini degli artigiani al lavoro. Protagoniste della serata le due opere firmate da Pietro Gardoni, artista bresciano – da qualche anno residente in Valle Camonica. “Histela” e “San Mai” le sue creazioni: due documentari sperimentali che raccontano, ciascuno a suo modo, il rapporto intimo tra la materia e chi la modella. Il primo è dedicato al cestaio Lucio Avanzini, il secondo al fabbro Claudio Ercoli. Nei 18 minuti del filmato dedicato all’Efesto camuno, l’abilità artigiana si intreccia con un tappeto sonoro realizzato dal milanese Eathan, giovane artista emergente della scena elettronica. La videoarte di Pietro Gardoni sarà visibile anche nel corso dell’imminente Mostra Mercato di Bienno.
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