Un altro incidente mortale sulla Statale 42

Un’altra tragedia si è consumata in Valcamonica lungo la Statale 42. Nella serata di questo lunedì 1 settembre, poco dopo le 19.30, un grave incidente ha coinvolto tre autovetture a poco meno di un chilometro dallo svincolo per Esine. A perdere la vita è stato Gianni Prevedello, 70 anni, residente a Vimodrone, nel Milanese. Altri due giovani automobilisti - una ragazza di 24 anni di Darfo e un ragazzo di 26 - sono rimasti feriti e trasportati al Civile di Brescia, ma le loro condizioni non desterebbero particolare preoccupazione. Secondo una prima ricostruzione, il maltempo avrebbe giocato un ruolo decisivo: la pioggia battente e la scarsa visibilità avrebbero reso difficile il controllo dei veicoli. Un testimone ha infatti raccontato di aver visto un’auto sbandare improvvisamente, dando origine a una sequenza di urti e manovre d’emergenza che hanno trasformato la strada in una trappola. Il bilancio è stato drammatico soprattutto per l’uomo alla guida di una Fiat punto che stava risalendo in direzione Breno. L’impatto ha ridotto l’utilitaria ad un groviglio di lamiere, rendendo vani i tentativi immediati di soccorso. I Vigili del fuoco di Darfo hanno lavorato per oltre un’ora sotto la pioggia incessante, utilizzando attrezzature idrauliche per riuscire a liberare il corpo del 70enne. Un impegno straziante che si è concluso con la constatazione del decesso da parte dei sanitari del 118, intervenuto con le due ambulanze di Camunia Soccorso e della Croce Blu di Lovere. Sul posto anche i carabinieri – per bloccare il traffico e dirigerlo altrove – e la Polizia stradale, che ha effettuato i rilievi per ricostruire l’esatta dinamica. La Statale 42 è rimasta completamente chiusa per diverse ore, con inevitabili disagi per la circolazione, deviata sulle strade secondarie. La morte di Gianni Prevedello riporta in primo piano il tema della sicurezza lungo questa arteria fondamentale per la Valcamonica, ma di recente troppo spesso teatro di gravi episodi. Una scia di sinistri che alimenta le preoccupazioni di chi percorre quotidianamente la strada e sollecita nuove riflessioni sulle condizioni della viabilità, soprattutto nei tratti più esposti al maltempo. Quella di ieri sera è dunque una tragedia che lascia dolore e interrogativi. Un uomo ha perso la vita mentre altri automobilisti sono rimasti feriti, e ancora una volta la comunità si trova a fare i conti con i rischi di una delle arterie più trafficate e insidiose della Valle Camonica.

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