Il progetto Rebus apre alle sagre
A fare da apripista il Gruppo Aragosta, che ha destinato le eccedenze alimentari dell'edizione 2025 della Run, al progetto Rebus nato in Valle Camonica nel 2018 in seno alle Acli e sostenuto da Valle Camonica Servizi, Comunità Montana, ATS della montagna. Grazie ad una rete di associazioni e cooperative raccoglie nei supermercati e negli ipermercati della zona cibo che finirebbe al macero e lo distribuisce a famiglie bisognose, enti, associazioni. Il progetto fa un passo in avanti e punta al recupero anche delle eccedenze prodotte dalle sagre di paese. Come detto il gruppo Aragosta ha fatto da apripista. Ha recuperato nel corso dell'edizione di quest'anno dalla camminata benefica Run Aragosta, 12 chili di di pasta, 12 litri di latte, 20 yogurth, 75 salamine e 15 chili di mele. Ogni anno in Italia si buttano 4 milioni e mezzo di tonnellate di cibo – valore 14 miliardi di euro –. Molto di questo potrebbe essere recuperato evitando sprechi inutili. Ecco perché nel 2018 le Acli bresciane hanno deciso di avviare il progetto Rebus e di recuperare le eccedenze alimentari dei supermercati locali e distribuirle a chi ne ha bisogno. Nel 2024 sono state recuperati e distribuiti 131 mila chili di prodotti e 12 tonnellate sono state destinate all'uso animale. La rete supporta 800 famiglie e 100 persone di sei comunità residenziali. Ora, come detto, il progetto vuole allargarsi alle sagre del territorio. L'iniziativa come detto è sostenuta dagli enti locali, da ATS che ha realizzato per questo specifico progetto un vademecum per il recupero e la conservazione corretta degli alimenti non consumati nelle sagre, da Valle Camonica Servizi che vede nel progetto Rebus una valenza educativa.
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