Storia di un'amicizia sopravvissuta alla morte
Aveva solo 21 anni Giampietro Ferrari quando il 6 novembre 1974 moriva durante il servizio militare dopo una vaccinazione. Era di Temù ed aveva in paese amici speciali. Fra questi Walter Belotti con cui aveva condiviso il collegio a Darfo e gli studi da geometra. E' lo stesso Belotti a dire: “la sua improvvisa scomparsa ha lasciato un grande vuoto nella mia vita”. E' stato questo a muoverlo perché il ricordo di Giampietro restasse impresso sulle montagne che amava tanto. E così, nel 1984, a dieci anni dalla sua scomparsa, Walter Belotti volle, in suo ricordo, innalzare una croce sulla cima del Monte di Mezzodì. Così ogni mattina, quando si affaccia alla finestra di casa può salutare l'amico andato avanti troppo presto. Il Monte di Mezzodì alto 2540 metri è posto quasi al termine della lunga e affilata cresta che dal Corno omonimo degrada verso ovest per concludersi con le ultime rocce ai piedi del dosso erboso del Monte Calvo. A cavallo tra la Valle di Mezzodì e la Val Secca, è una delle cime più appariscenti per quanti, dalla piazza di Temù, volgono lo sguardo verso la Val d’Avio. Dalla vetta lo sguardo spazia a semicerchio sulle cime che coronano l’Alta Valle Camonica. Dopo la realizzazione dei sette elementi che costituiscono l’intera struttura della croce, il 20 agosto (data di nascita di Giampietro), nel decennale della morte di Giampietro, è stata issata sulla vetta. Operazione facile da Temù fino al Monte Calvo tramite l’allora seggiovia ma poi più impegnativa perché ognuno degli amici, oltre allo zaino, si è portato per più di due ore sulle spalle un elemento della croce. “Negli anni successivi – racconta ancora Belotti - sono salito diverse volte su questa cima, in un’occasione è stata anche celebrata la Santa Messa ai piedi della vetta”. Quest'anno un ultimo intervento, insieme a Michele e Giovanni: la sostituzione della foto ormai sbiadita dal sole e dalle intemperie. Una storia toccante quella di questa amicizia sopravvissuta oltre la morte che deve farci riflettere sul valore dell'amicizia in un mondo in cui tutto si consuma troppo in fretta e in cui gli amici si scelgono dai profili social chiusi da soli in casa.
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