Gioco d'azzardo: in fumo 2,5 miliardi di euro
Il gioco d’azzardo una vera emergenza sociale. Lo è anche nei territori che meno lo fanno percepire, come affermato dal dottor Luca Moltrasio, direttore del Dipartimento salute mentale e delle dipendenze per l’Asst Bergamo Ovest. A lui fa capo anche il SerD, il servizio territoriale delle dipendenze con i tre sportelli dedicati di Treviglio, Dalmine e Martinengo. I dati danno una chiara dimensione del problema: nella sola provincia di Bergamo, per il 2024, sono stati spesi oltre 2,5 miliardi di euro con un aumento del 9,2%. A trainare la crescita è soprattutto il gioco online che in un anno è cresciuto del 21% e viaggia a ritmi impressionanti: 7 milioni di euro al giorno giocati da smartphone o computer. Un panorama in cui, nel corso del 2024, si nasconde una realtà ben più complessa, fatta di fragilità personali, disagi familiari, isolamento e illusione. Ats Bergamo stima in oltre 27 mila i giocatori problematici e più di 60 mila le persone a rischio in provincia. Per contenere il fenomeno, in bassa bergamasca, le amministrazioni comunali — con l’ausilio delle forze dell’ordine — cercano di verificare i requisiti prescritti per legge alle sale gioco e locali. Nei giorni scorsi a Treviglio, Polizia locale e Guardia di finanza hanno elevato contravvenzioni per 180 mila euro a 19 esercizi pubblici. L’idea che “tanto giocano tutti” o che il gioco sia solo un passatempo innocuo, è pericolosa. Bisogna imparare a leggere i segnali, anche nei ragazzi, perché il confine tra uso ludico e dipendenza è più sottile di quanto si pensi. Spesso, ci si accorge troppo tardi.
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