Aggredita una 23enne

Una giovane 23enne in balia di un 27enne bengalese suo connazionale a lei sconosciuto, ora in carcere.  Il tutto è iniziato su un autobus della linea 5 da Lallio (dove lei lavora) a Bergamo, il connazionale aveva cercato di abbordarla. Lei rifiuta, lui si arrabbia e la insulta pesantemente. La ragazza scende a una fermata, lui pure. Temendo che la seguisse, la giovane scatta delle foto che invia al fidanzato avvisandolo di aver paura. La cosa fa infuriare il connazionale, che prende dallo zaino una bottiglia di vetro e minaccia di spaccargliela la testa. Lei accelera, lui le sta dietro. Sempre con la bottiglia frantumata in mano, le urla nella loro lingua: «Ti uccido. Chiama chi vuoi» e aggiunge altre parolacce. Terrorizzata, lei telefona al fidanzato chiedendogli di raggiungerla in Porta Nuova. Lui la prende per un braccio e la trascina in un portone. La sbatte contro il muro, le sferra dei pugni in testa e le graffia il viso. Il referto del pronto soccorso confermerà poi i fatti. Mentre la picchia, il connazionale la minaccia ancora: “Chiama chi ti pare, vediamo chi ti salva”. La salva una passante, di 25 anni, che sente chiedere aiuto, si avvicina al portone e lo apre, allertando anche il 112, mentre giunge il fidanzato della vittima, che riesce a bloccare l’aggressore. Li raggiunge una volante, che arresta il bengalese, che due ore prima era stato processato per il furto di 12 bottiglie di alcolici, due giubbotti e tre zaini alla Lidl. Il giudice come chiesto dal Pm ha disposto la carcerazione.

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