Gandino e gli oltre 600 presepi del museo

“Il presepe quale occasione di incontro, condivisione e speranza attraverso il dialogo della bellezza”. Queste le parole con cui Mons. Lorenzo Frana, prelato Gandinese morto nel 2005, approfondiva con un articolato saggio in lingua francese origini e significato degli allestimenti della Natività che, in ogni angolo del mondo, ricordano la nascita di Gesù. Mons. Frana ebbe modo di raccogliere centinaia di presepi delle più disparate provenienze, dall’inestimabile valore artistico e culturale. Il Museo dei Presepi di Gandino, dedicato a S.Giovanni Paolo II, è nato nel 1988 e conta oltre 600 presepi. Ad introdurre i visitatori all’ esposizione c’è un vero e proprio capolavoro, costituito dalle ante lignee che arredavano l’antica parrocchiale quattrocentesca, in parte demolita per far posto alla Basilica attuale. Le pesanti ante, realizzate quasi certamente nel primo trentennio del 1500, facevano parte di un dossale andato perduto. Fra gli oltre 600 esemplari in mostra c’è un presepe ligneo brasiliano, donato da Papa Giovanni Paolo II, uno in vetro di Murano e oro zecchino opera di Archimede Seguso e una realizzazione ecuadoriana, ottenuta utilizzando un frammento di rarissimo corallo nero. Molti provengono da collezioni private, altri da singoli donatori, i quali durante viaggi in Italia e all’estero, hanno voluto contribuire all’arricchimento della sezione museale. Da ricordare anche il grande allestimento con la minuziosa ricostruzione del centro storico di Gandino, realizzata dal gruppo Amici del Presepio di Cerete. Esposte anche una serie di medaglie commemorative sul tema del Natale emesse dalla Zecca di Parigi e una serie di francobolli natalizi.

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