Un primo passo nella direzione del Gestore Unico, è rappresentato dalla lettera di intenti che la Provincia ha sottoscritto insieme alle principali società che gestiscono il servizio integrato in provincia di Brescia: A2A, AOB2, Garda Uno, ASV per la Valtrompia, la Gandovere Depurazione e la SIV per la Valle Camonica. Tutte queste società, ognuna con un quota da stabilire, daranno vita insieme alla Provincia, ad un'unica società il cui nome per il momento è appunto “Gestore Unico”. L'obiettivo è in sostanza quello storico dell'ATO provinciale, ovvero superare la gestione comunale degli impianti per superare le differenze ed uniformare la gestione delle acque in tutta la provincia. I comuni affidano la gestione dei loro acquedotti ed impianti di depurazione alla società di riferimento, che per la Valle Camonica è la SIV. La Servizi Idrici Valle Camonica, creata ad hoc nel 2012 per questo progetto ma mai diventata operativa, ora dovrebbe gestire gli impianti per conto dei comuni valligiani che entrano con quote diverse a seconda del numero di abitanti. Per fare questo la politica camuna ha chiesto a Valle Camonica Servizi, la società dei comuni valligiani che già era esistente e che già si era organizzata per gestire l'acqua in Valle Camonica come sorta di sub ambito dell'ATO, di scorporare il ramo acqua per affidarlo a questa nuova società. Sarà quindi la SIV alla fine a rappresentare i comuni valligiani nel Gestore Unico e di concerto con le altre società, verranno stabilite tariffe e linee di gestione e soprattutto, gli investimenti da fare per migliorare gli impianti e completare la depurazione per evitare che le fognature finiscano nei fiumi e nei laghi. Secondo la Provincia di Brescia che sta dirigendo il progetto, i comuni in questi modo, attraverso le società e attraverso la provincia, potranno fare parte della partita che riguarda il servizio idrico dei prossimi trent'anni. Nelle prossime settimane le società e la Provincia di Brescia approfondiranno i termini del progetto di aggregazione definendo, in particolar modo, un piano industriale congiunto ed il percorso societario. In seguito alla definizione di tali elementi potrà essere verificata la possibilità di un ulteriore allargamento della compagine sociale ad altri enti e ad investitori finanziari che possano contribuire all’accelerazione degli investimenti sul territorio.