Carabineri del Nas, Specialisti del Tribunale in qualità di consulenti tecnici d'ufficio, tecnici di una società di Marghera che opera nel settore dei rifiuti speciali, Vigili del fuoco di Brescia specialisti in NBCR, settore nucleare, batteriologico, chimico e radiologico, Vigili del Fuoco di Darfo in supporto all'intervento per la sicurezza degli operatori sono stati presenti per l'intera giornata di questo mercoledì 1 aprile nell'area della Selca di Forno d'Allione in comune di Berzo Demo, sotto sequestro dal 2004 a seguito di indagini del Corpo Forestale dello Stato su indicazione della Procura della Repubblica di Brescia. A seguito del fallimento di Selca avvenuto nel 2010 le attività industriali dell'area si sono fermate e nei piazzali esterni dell'azienda e nei capannoni sono rimasti stoccati i rifiuti che Selca doveva smaltire. 5 anni sono trascorsi da quella data e da allora nessun intervento di messa in sicurezza del materiale stoccato è stato realizzato, nonostante le sollecitazioni e quindi la precisa ordinanza dell'allora sindaco di Berzo Demo, Corrado Scolari, che intimava al Curatore fallimentare di procedere con la messa in sicurezza del materiale stoccato all'esterno, senza alcun riparo e quindi sottoposto alle azioni meteoriche. Altro capitolo è rappresentato dal materiale stoccato all'interno delle strutture che, dopo anni di inattività e senza manutenzione, si sono anche ammalorate lasciando penetrare acqua dalle coperture. Un ulteriore capitolo è rappresentato dalle coperture in amianto dei capannoni che deve essere smaltito entro luglio. Ma procediamo con ordine: l'amministrazione attuale del Comune di Berzo Demo ha ripreso con decisione il percorso già tracciato, anche sulla scorta della vittoria riportata al Tar che non ha concesso al Curatore fallimentare la sospensiva contro l'ordinanza del Sindaco Scolari che intimava la messa in sicurezza dell'area. Cosa che, a quasi due anni di distanza, non è ancora avvenuta. Il Sindaco attuale, Giunbattista Bernardi, ha chiarito senza pericolo di fraintendimenti che le altre realtà, quali ex-Ucar, non sono attualmente oggetto di discussione a nessun livello, essendo l'area già stata messa in sicurezza, e che il continuare a parlarne lascia intravedere qualche possibile azione di depistaggio rispetto al punto modale della vicenda che è e rimane Selca. E lo ha detto in un'Assemblea pubblica con la cittadinanza e gli abitanti dei comuni limitrofi, nella serata di lunedì 16 marzo, alla quale ha partecipato anche l'avvocato nominato dal Comune, che ha messo in guardia contro i tempi brevi che potrebbero esserci per la prescrizione del reato penale per il quale Selca è chiamata a rispondere in tribunale. Intanto si sta avvicinando il processo penale fissato presso il tribunale di Brescia per venerdì 5 giugno, dopo il rinvio a giudizio di Selca per traffico illecito di rifiuti. A giorni lo staff del tribunale tornerà nell'area per altre campionature più profonde, in attesa di un giorno di pioggia per di verificare quanto sta ruscellando dai piazzali Selca verso il fiume.
