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953 ACQUEDOTTI A SECCO E ORDINANZE ANTI SPRECO
Dall'alta alla bassa Valle Camonica, la situazione pare la stessa: le temperature di questo mese di luglio e l'assenza di precipitazioni, hanno determinato una carenza d'acqua nelle sorgenti, quindi nei fiumi e negli acquedotti comunali. Lo dimostra anche il livello del Sebino, sempre più basso. E' raro parlare di siccità in zone di montagna ma quest'anno l'estate sta davvero mettendo a dura prova anche la Valle Camonica. Mentre gli addetti al settore turistico nelle località in quota gioiscono per la fuga dei turisti dalle città verso le seconde case in montagna, soffre invece l'agricoltura e soffrono anche gli acquedotti comunali, a cominciare proprio da quei paesi deve la popolazione aumenta sensibilmente in estate per via del turismo. Sono in tutto 41 i sindaci in provincia di Brescia e molti sono della Valle Camonica e del Sebino, che a causa del perdurare della grave siccità che interessa le sorgenti di approvvigionamento degli acquedotti, hanno emesso ordinanze comunali in cui invitano i cittadini a limitare il consumo dell'acqua solo per usi domestici ed a non utilizzarla per altri usi (lavaggio macchine, irrigazione giardini e orti ecc...). Le multe per i trasgressori, possono arrivare anche a 250 o 500 euro. A monitorare la situazione in provincia di Brescia sono le società che gestiscono gli impianti per conto dell'ATO: AOB2, A2A e Garda Uno. In Valle Camonica, in attesa che la SIV, la società Impianti Valle Camonica diventi a tutti gli effetti operativa per entrare a fare parte del gestore unico provinciale, sono ancora i comuni a gestire autonomamente i propri impianti. Valle Camonica Servizi non registra particolari criticità a Malegno, comune che ha affidato al Consorzio dei comuni valligiani, la gestione delle acque, ma segnala un sostanziale calo di produzione delle centraline idroelettriche dislocate sul territorio, segno di un calo della portata d'acqua delle sorgenti.
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