Bergamo capitale del volontariato. Dal 16 al 19 novembre arrivano in città gli «Stati generali del volontariato bergamasco. Condivisione, mutazione e altre storie»: quattro giorni di incontri rivolti a volontari e cittadini per fare il punto in provincia e per costruire basi per il futuro. «Sul nostro territorio – sottolinea Oscar Bianchi, Presidente del Centro servizi volontariato di Bergamo – abbiamo 100.000 volontari e più di 3.300 organizzazioni che operano negli ambiti più svariati; di queste 702 sono organizzazioni di volontariato, 189 associazioni di promozione sociale e 89 associazioni senza fini di lucro iscritte ai registri regionali. Gli ambiti in cui questi volontari operano sono i più disparati, abbiamo però deciso di trovarci tutti insieme per tracciare nuovi percorsi, per confrontarci e per far rete. Abbiamo pensato a questa manifestazione per promuovere le esperienze di volontariato, associazionismo solidale e cittadinanza attiva». Nell’ultimo periodo anche il modo di fare volontariato è cambiato. «Ci sono molte persone – continua Bianchi – che scelgono di fare attività , anche solo per poche ore, e che potrebbero essere inquadrati in nuove reti: non dobbiamo lasciare cadere questa forma di idividualismo. Abbiamo anche lanciato l’idea, insieme al Comune di Bergamo, di far diventare Bergamo capitale europea del volontariato nel 2019». Gli Stati generali sono stati organizzati in collaborazione con diverse realtà presenti sul territorio: il Comune, la Provincia e la Diocesi di Bergamo, il Consiglio di rappresentanza dei sindaci, Confcooperative, la Fondazione della comunità bergamasca, Fondazione Banca popolare di Bergamo e Fondazione Mia. «Una persona su dieci – sottolinea Giorgio Gori, sindaco di Bergamo – nella nostra provincia fa volontariato, Bergamo nei fatti ne è davvero la capitale.