Cinque arresti e uno sventato suicidio. I carabinieri del comando provinciale di Brescia e le compagnie che operano sul territorio impegnati per garantire la sicurezza dei cittadini. Anche negli ultimi giorni le operazioni ed i controlli hanno dato i loro frutti. Cinque gli arresti, fra Manerbio, Palazzolo, Ospitaletto e Darfo per rapina e spaccio. I carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Desenzano nei giorni scorsi hanno sventato anche un suicidio. Nel pomeriggio del 17 gennaio, intercettato l'allarme per un 47enne mantovano che si era allontanato da casa con propositi suicidi, i militari dell'arma lo hanno individuato nel parcheggio di un centro commerciale del Garda, chiuso nella sua auto con un coltello puntato al petto. Solo il pronto intervento dei carabinieri ha scongiurato il peggio. Dopo averli ascoltati, infatti, l'uomo ha aperto l'auto, consegnato il coltello e si affidato alle cure del personale medico arrivato in posto. I carabinieri di Manerbio, invece, dopo serrate indagini hanno individuato e fermato un 49enne di Calvisano – di fatto senza fissa dimora – fortemente indiziato di aver compiuto, il 21 dicembre scorso, una rapina in una tabaccheria di Manerbio. Fermato per un controllo l'uomo, a suo carico già numerosi precedeti penali, corrisondeva all'identikit del rapinatore dagli occhi azzurri. Durante la perquisizione domiciliare i militari hanno trovato nella sua abitazione la tuta indossata durante il colpo ed il coltello usato per minacciare il tabaccaio. Altri arresti per spaccio a Lonato del Garda dove i carabininieri di Desenzano hanno controllato un cittadino marocchino sospetto e trovato nella sua auto 5 grammi di cocaina pronta per lo spaccio. In casa anche 500 euro in contanti, un bilancino di precisione e sostanza da taglio. Gli incessanti servizi preventivi e i numerosi controlli delle pattuglie delle Stazioni Carabinieri dislocate sul territorio della provincia hanno, infine, permesso di assicurare alla guistizia a Palazzolo sull’Oglio, Ospitaletto e Darfo Boario Terme due cittadini italiani e un tunisino destinatari di ordini di carcerazione per reati contro il patrimonio e spaccio.