La provincia di Brescia detiene in Lombardia, il triste primato della provincia con maggior numero di incendi boschivi. 81 nel 2016 dei 176 incendi che si sono verificati a livello regionale, sono avvenuti nel bresciano, provincia è vero con la superfice boschiva più estesa ma anche quella dove gli incendi sono stati più numerosi e devastanti. A rendere noti i dati è l'Assessore Regionale alla protezione civile Simona Bordonali. 588 gli ettari di bosco o prato bruciati l'anno scorso in provincia di Brescia dove 504 volontari e 107 vigili di fuoco, hanno lavorato per arginare i danni. 1100 ettari in tutta la Lombardia sono andati in fumo nel 2016 a causa degli incendi boschivi che hanno richiesto l'impegno di volontari, vigili di fuoco, forestale, elicotteri e candeir, per un costo per la Regione, dal 2014 al 2016, di oltre 15 mln di euro. Il trand nel 2017, non sembra migliorare, anzi secondo i dati dei primi 3 mesi di quest'anno l'andamento è preoccupante. Sono già 24 gli incendi boschivi che si sono verificati nel bresciano e fra i comuni più colpiti c'è Sale Marasino. In soli 3 mesi sono andati in fumo più ettari dell'anno scorso: 895 ettari di area boscata e non, in provincia di Brescia. Nel 2016 gli elicotteri hanno effettuato109missioni nell’interaregione; nei primi due mesi di quest’anno siamo già a 58 (di cui 23 nel Bresciano). Otto gli interventi deiCanadairl’anno passato, 26 nel 2017 (di cui 16 nella nostra provincia). I danni ambientali causati dell'uomo, sono devastanti. Basta un bosco di pulitura nella zona e nel periodo sbagliato, un mozzicone gettato nel bosco durante l'allerta incendi, a volte invece a scatenare le fiamme sono veri e propri piromani, come dimostra il caso del vasto incendio di Campolaro dei mesi scorsi. Dove passa il fuoco, la natura muore per moltissimi anni e l'ecosistema della zona viene gravemente compromesso. Occurre puntare sulla prevenzione, commenta l'assessore ricordando che il periodo a maggiore rischio è quello fra dicembre e febbraio.