Due giovani morti annegati domenica 30 luglio: un ivoriano di 21 anni a Spinone nel lago di Endine ed un marocchino di 22 anni a Vertine di Sulzano nel Sebino. Il primo episodio si è verificato attorno alle 16.00 quando Karim Traore, profugo nativo della Costa d’Avorio e domiciliato a Vigano San Martino, nella struttura gestita dalla cooperativa Rua si è immerso nel lago a Spinone e non è più riemerso. Era entrato nelle acque del lago da un pontile di fronte all'Hotel S. Carlo ma non ce l’ha più fatta a risalire in superficie forse per un malore. Iuutili i tentativi di coraggiosi volontari di recuperare il corpo. Sul posto sono giunte l’automedica di Seriate e l’elisoccorso da Brescia che ha sorvolato la zona per cercare di avvistare dall’alto il corpo del giovane. Presenti anche i vigili del fuoco, con le squadre di Bergamo, di Lovere e di sommozzatori di Milano con i sub volontari di Treviglio dell’associazione di Protezione civile che hanno individuato e poi recuperato il corpo di Karim, immobile sul fondale del lago di Endine: è stato recuperato e trasferito alla camera mortuaria del cimitero di Casazza. Sul Sebino, poco dopo le 19.00, un'altra tragedia: un 22enne marocchino, residente a Polaveno, è morto annegato a pochi metri dalla riva sotto gli occhi della mamma e della sorella, zona del lido Vertine alle Palafitte di Sulzano. Il giovane non era un nuotatore provetto e dopo essere avanzato nel lago per una quindicina di metri dove l’acqua raggiunge una profondità di due metri ha iniziato ad annaspare. Dalla riva i presenti si sono accorti di quanto stava accadendo ma nessuno è stato in grado di prestare soccorso e il giovane è andato a fondo. In questo caso, il recupero del corpo del giovane è stato reso difficoltoso da un temporale che si è abbattuto sulla zona con il lago molto mosso. I sommozzatori hanno rintracciato il corpo del ragazzo a una profondità di tre metri e lo hanno portato a riva, dove purtroppo i sanitari non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.