C'è un a sicura correlazione scientifica e affidabilità diagnostica tra il noto test molecolare che si effettua tramite tampone naso-faringeo che consente di individuare i geni del virus ed il test antigenico rapido con tampone nasale, che consente di individuare le proteine del virus. Lo dicono ricercatori, esperti e clinici che, oltre al lavoro molto impegnativo, devono abbattere anche i muri dell'ignoranza e delle fake-news. Il fattore tempo è però importante per accelerare diagnosi e quindi impostare una terapia rapida e sicura: e ciò viene ulteriormente facilitato dai test molecolari di terza generazione, o fast test, che da una decina di giorni si stanno attuando con successo in Vallecamonica, principalmente all'ospedale di Edolo. Un anno di Covid ha stravolto molti aspetti, anche nel mondo della ricerca e della pratica diagnostico-clinica della sanità e non solo italiana. A riprova dell'impegno dei medici, anche camuni, in prima linea contro il Covid e l'universo ad esso correlato, c'è anche una importante ricerca pubblicata dalla Rivista Minerva Medica a firma Bonetti, Chitoni, Bettinardi, Borrelli, Fiordalisi, Narino, Menolfi, Volpi, Manelli e Cotelli dell'Ospedale di Esine che aiuta a far luce sulla quantità di anticorpi elaborato da un paziente guarito raffrontati a quelli prodotti da persone sottoposte al vaccino. La ricerca è destinata a dare un importante sostengo agli indirizzi vaccinali standard.