Nella mitologia greca Erebo è oscurità, tenebre, Inferno ma anche alba e vita, tanto da rappresentare il luogo in cui le anime buone si radunano prima di giungere, insieme, nei Campi Elisi. A questo si ispira “Èrebos”, la mostra – Melania Raimondi e Camilla Remondina - dedicata a Silvia Inselvini, artista concettuale tra le più emergenti nel panorama italiano, inaugurata alla Fondazione l’Arsenale di Iseo lo scorso 4 dicembre. Sotto i riflettori le opere estratte dal ciclo “Notturni”: semplici fogli di carta coperti da strati di inchiostro gettato a penna ripetendo incessantemente lo stesso gesto, quasi a dar vita ad una sorta di buco nero sul quale il visitatore, attratto dalla sua forza magnetica, può affacciarsi e immergersi per contemplare non solo il nero assoluto, ma anche la luce da esso generata. La mostra – sostenuta dalla galleria IAGA Contemporary Art di Cluj-Napoca - sarà visitabile fino al prossimo 9 gennaio: il giovedì e il venerdì dalle 15:00 alle 18:00 e nel weekend dalle ore 10:30 alle ore 12:30 e tra le 15:00 e le 18 18:00. L’ingresso è gratuito e consentito ai soli visitatori muniti di mascherina e green pass.