Processato per direttissima il 46enne di origine indiana, già noto alle forze dell’ordine per reati legati all’immigrazione clandestina, arresto nei pressi della sua abitazione di Pianico dai carabineri di Casazza, intervenuti su richiesta della moglie, minacciata dallo stesso, in evidente stato di ebrezza. La donna raggiunga al termine del turno lavorativo, poco prima della mezzanotte di venerdì, saliva sull’auto del marito, rendendosi conto del suo evidente stato di alterazione, dovuto all’alcol. L’uomo contestava alla moglie una presunta infedeltà, insultandola ripetutamente e lamentando la sua frequentazione di app e social. Durante la lite, proseguita mentre l’indiano si trovava al volante, accelerava, anche in tratti in galleria, spaventando la consorte che, approfittando di un punto in cui veniva costretto a rallentare per una curva, riusciva scendere e ad allontanarsi, chiedendo aiuto a due donne giunte con un’altra vettura. Accompagnata a casa, dove si trovavano i due figli, sempre pedinata dalla vettura dell’uomo, davanti all’abitazione ha ripreso con le minacce, sostenendo che non l’avrebbe fatta rincasare e costringendola a restare nell’auto delle due sconosciute, a loro volta terrorizzate. All’arrivo dei carabinieri, ha proseguito nel suo atteggiamento rissoso spintonando un militare, finendo poi in manette per resistenza a pubblico ufficiale intervenuto con la propria pattuglia dopo l’allarme al 112 lanciato dalle due soccorritrici. La vittima ha poi raccontato di aver già subito minacce e violenze in casa da parte del marito, spesso ubriaco.