Lo scontro di idee politiche, finanziarie, tecniche e amministrative tra il laico Giuseppe Zanardelli, Presidente del Consiglio, ed il cattolico Giuseppe Tovini, manager della finanza etica, sulla costruzione della ferrovia Brescia-Iseo-Edolo è oggi un docufilm sulla costruzione della ferrovia inaugurata nel 1885. Nel film vi sono episodi, luoghi e particolari inediti, tra cui la Casa Tovini a Cividate Camuno, che ospitò la prima sede della Banca voluta fortemente dall'avvocato Giuseppe Tovini come strumento di emancipazione della società contadina del tempo. Tovini fu uomo di grande acume, di vedute sociali ampissime e di grande carità che si traduceva in atti concreti su ogni piano, partendo da quello amministrativo e finanziario. Oggi la storica casa dell'avvocato Tovini ospita ricordi, cimeli, percorsi ed anche una mostra che aiuta a capire quanto il docufilm racconta sulla Ferrovia Brescia-Iseo-Edolo. Il dibattito sulle ferrovia fu particolarmente acceso: Assunto Damioli, cividatese e imprenditore dei nostri tempi, è stato chiamato ad interpretare il buon senso pratico, la cordialità e la pacatezza di Tovini che dovette faticare non poco a convincere i suoi concittadini della necessità dell'opera. Il film ha mosso i suoi primi passi prima della pandemia: ora ha visto la luce con la regia di Ariberto Faustini, la sceneggiatura è a cura dello storico Luigi Valotti, che nel film interpreta il maestro Lumini di Paderno. Una sessantina di persone hanno preso parte come attori, tra cui Fiorenzo Delbono e Assunto Damioli nel ruolo dell’avvocato Tovini. Il ministro Zanardelli è interpretato da Sergio Isonni. Le musiche sono state composte dal maestro Alessio Crea di Castegnato. Le riprese si sono svolte a Paderno, a Ome al Maglio, a Bienno per alcune stradine caratteristiche del tempo, a Paratico per il treno storico e a Cividate Camuno.