Uno scudo blu per il parco di Minerva di Breno. E' il simbolo internazionale della Convenzione dell'Aja del 1954 per la protezione dei beni culturali nei conflitti armati. Fra i diritti fondamentali per la protezione dell'umanità c'è infatti anche la protezione dei beni culturali nei quali le popolazioni si riconoscono. E' il secondo scudo che viene apposto ad un bene camuno, qualche mese fa era toccato al Parco di Naquane. Lo scudo è stato svelato questa domenica, ultimo giorno di apertura del sito romano camuno che si trova in località Spinera ed è uno dei luoghi simbolo della romanizzazione in terra camuna ma al contempo di integrazione di due culture: quella romana, appunto, e quella camuna di cui resta ancora l'altare protostorico. Nonostante la scudo blu sia nato nel 1954, ad oggi sono pochi i beni italiani che se ne fregiano. Dal 2022 però la Croce Rossa Italiana ha sottoscritto un protocollo specifico con l'ANCI a cui ha fatto seguito grazie ad un bando di Fondazione Comunità Bresciana un progetto dedicato a Bergamo-Brescia capitale della cultura. E' all'interno di questo progetto che si inserisce lo scudo blu di Breno al quale si affianca un progetto di divulgazione dei concetti del diritto internazionale umanitario. La proposta di apporre lo scudo blu a Minerva è arrivata direttamente della Soprintendenza. La giornata dello scudo blu di Minerva è particolarmente significativa anche per la Cooperativa K-pax che da decenni si occupa di accoglienza sul territorio della Valle Camonica e per i suoi ospiti che vengono da varie parti del mondo e purtroppo da zone di conflitti. Presenti all'inaugurazione dello scudo blu anche gli amministratori della zona, l'assessore alla cultura della comunità montana di Valle Camonica Massimo maugeri, il tenente colonello Claudio Sanzò comandante del Nucleo tutela patrimonio culturale dei carabinieri di Monza, ma anche i volontari delle associazioni che si occupano di tenere aperto il parco e tanti cittadini, oltre alla banda civica di Malegno.