Il coraggio per chi siede nel Parlamento Europeo, è quello di lottare per la difesa dell’identità, della cultura, della fede e dei valori dei cittadini europei che non possono sentirsi limitati, nelle loro libertà. “Mai sottomessi - cronache di un’Europa islamizzata” è infatti il titolo del libro che l’europarlamentare, costretta a vivere sotto scorta per le minacce ricevute in seguito alle sue battaglie contro le moschee abusive, terreno fertile per il terrorismo, e contro il velo islamico quale simbolo di sottomissione, ha presentato domenica 5 novembre a Milano alla presenza di Matteo Salvini, in cui parla della difficile convivenza tra culture diverse in un’Europa caratterizzata da un fragile patto tra valori occidentali e islam radicale e accusa le istituzioni europee, oltre alla sinistra, di aver arretrato troppo spesso in nome del politicamente corretto, rispetto all’affermazione della storia e dell’identità dei Paesi che accolgono gli immigrati di fede islamica. L’immigrazione irregolare resta uno dei problemi principali dei Paesi europei che non riescono a mettere in campo politiche di accoglienza e di integrazione tali da evitare il rischio che immigrati di prima, seconda o terza generazione, che si ritrovano a vivere ai margini della società, vengano intercettati dalla criminalità o dal terrorismo. Una sfida epocale che richiede una richiesta europea ma che fino ad ora ha messo in luce le le faglie politiche che attraversano l'Unione Europea, lasciando troppo spesso soli i Paesi come l’Italia in cui maggiormente avvengono gli sbarchi.