Il pericolo corso è stato grande e come sempre, quando il pericolo è passato, la reazione prima ancora del sollievo, è la rabbia. Le parole del sindaco di Bienno sono le parole di un primo cittadino che ha a cuore il suo territorio e le persone che lo abitano. Davanti al pericolo corso, di case di biennesi e villeggianti che potevano andare in fumo, di persone che potevano rimanere intossicate e ferite, davanti allo scenario di devastazione che il fuoco ha lasciato dietro di sé, Massimo Maugeri per una volta lascia che le emozioni abbiano la meglio sulla moderazione ed istintivamente ma anche consapevolmente, riserva parole dure a chi ha appiccato il fuoco. Una ventina di persone sono state evacuate questo mercoledì sera dalle loro case ed ospitate negli alberghi. I proprietari delle cascine in pericolo hanno guardato con apprensione alle fiamme che alimentate dal vento, stavano prendendo una direzione preoccupante. Solo il lavoro coordinato da Giambettista Sangalli, di centinaia di persone, ha evitato il peggio. Decine e decine di uomini di diverse squadre che non hanno esitato a mettere a rischio la propria vita e a lavorare senza sosta giorno e notte, per arginare l'incendio. Ma restano quei trecento quasi di ettari di bosco e pascoli in fumo. Danni incalcolabili dal punto di vista ambientale: distrutte pianti, uccisi gli animali, persa la biodiversità, devastato il bosco tanto vitale ad assorbire l'inquinamento, compromesse le attività umane, dal taglio della legna alla raccolta dei funghi. Chi ha appiccato il fuoco, dovrà rispondere di danni incalcolabili, rischia una denuncia penale per un danno ambientale che potrebbe equivalere a centinaia di migliaia di euro visto che in fumo sono andati quasi 300 ettari di bosco e pascolo. Ma non solo: la presenza di case e persone nella zona potrebbe anche fare pensare ad una denuncia per tentato omicidio Le indagini sono portate avanti dalla forestale e dai carabinieri, a partire dai due punti di innesco dell'incendio, trovati grazie alle segnalazioni di questo mercoledì pomeriggio, quando chi ha visto il fumo ha dato subito l'allarme. In mano a chi indaga ci sarebbero indizi importanti e la soluzione pare vicina.