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AGRICOLTURA, QUALE FUTURO?

Ascoltare chi si sporca le mani lavorando la terra e con umiltà propone prodotti genuini frutto di quel campo, quel clima, quella tecnica tradizionale. E' da qui che parte il lavoro dell'Assessore all'Agricoltura di Regione Lombardia Gianni Fava, per valorizzare l'agricoltura di montagna. Di nuovo in Valle Camonica su invito della Lega Nord, l'assessore regionale ha visitato sette aziende agricole camune che chiedono a nome di settore agricolo locale, sostegno da parte delle istituzioni. Perchè i costi di produzioni sono altissimi in montagna e il raccolto è minore, perchè clima ed avversità ambientali rendono eroica ogni impresa, perché dalla soppravvivenza del settore agricolo dipende il futuro di un'intero territorio che lotta contro spopolamento ed abbandono. Il futuro dell'agricoltura passa quindi dal sapere unire il sapere tradizionale alle biotecnologie e ai processi produttivi innovativi e dal sapere raggiungere nicchie di mercato a livello regionale, fuori dai confini della terra di produzione. Le numerose aziende agricole della Valle Camonica, anche grazie all'ingresso dei giovani, stanno cercando di fare del loro meglio per adeguarsi ai cambiamenti dell'economia agricola montana ma non è facile. In valli alpine a forte vocazione agricola come la Valle Camonica, da qualche anno sta avvenendo un processo inverso all'industrializzazione dell'agricoltura e alla standarizzazione dei sapori. L'importanza di conoscere l'origine dei prodotti per essere consapevoli di ciò che mangiamo, è una delle spinte dell'arricchimento della diversità biologica in agricoltura, ovvero delle produzioni locali di qualità frutto della sensibilità ecologica di quella zona, di quel clima, di quella posizione geografica. I pendii terrazzati, i campi coltivati, la natura selvaggia che si ritrae nei boschi e sempre più aree verdi che prendono vita impreziosendo i paesaggi. Questa dovrebbe essere la cartolina di una valle alpina a forte vocazione agricola dove chi lavora la terra viene inserito in un sistema dove tutti lavorano in un'unica direzione, per promuovere un brand tutto camuno, anche in campo agroalimentare.
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