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SI TRANSITA SULLA AZZONE SCHILPARO

Da questo giovedi 26 gennaio si torna a transitare sulla strada provinciale 60, che collega i Comuni di Schilpario e Azzone. Piena soddidfazione espressa dahli amministratori locali. Tante le ragioni. La via di collegamento è un tratto su cui quotidianamente transitano gli studenti che da Azzone o dalla frazione Pradella arrivano a Schilpario per frequentare la scuola elementare o la scuola media, ma non solo. Ma anche perché la chiusura di quella strada ha rappresentato un problema per il turismo. Il tutto era iniziato nel 2012. Il 28 novembre di quattro anni fa quando la Provincia aveva deciso di chiudere la circolazione del tratto stradale che collega i due Comuni scalvini di Schilpario e Azzone a causa della sua pericolosità Infatti, lentamente, la carreggiata stava «scivolando» a valle e il transito dei veicoli era troppo rischioso: il traffico era stato spostato sulla strada che da Azzone scende alla frazione Dezzo e poi risale verso Schilpario, la Sp (ex ss 294) della Valle di Scalve, in attesa degli interventi di sistemazione. «Una scelta inevitabile – afferma il sindaco di Schilpario Claudio Agoni, ma che ci ha creato diversi problemi, soprattutto nel corso della stagione invernale. La “ex ss 294”, infatti, passa da una delle zone che nella stagione fredda è a rischio valanghe, la “Manna”». Le proteste dei residenti avevano anche spinto la Provincia a concedere alcune deroghe: potevano transitare (a patto di mantenere una velo cità che non superasse i trenta orari) sulla carreggiata i residenti dei Comuni di Azzone e Schilpario, gli utenti delle attività turistiche e commerciali, i trasporti pubblici e i servizi di interesse pubblico. Una deroga che aveva fatto sorridere tante persone: la strada era formalmente chiusa, ma in pratica tutti ci potevano passare. Negli anni però si era lasciato che la situazione lentamente peggiorasse. Fino a quest’estate, quando dopo l’ennesimo sollecito dell’amministrazione comunale (ma anche dal parroco dei due Comuni serviti dalla provinciale, don Vincenzo Valle, che aveva personalmente chiamato gli uffici competenti per chiedere un intervento) da via Tasso erano arrivati i tecnici che, dopo un primo sopralluogo, erano intervenuti risovendo il problema.
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