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2512 ARRESTO PER DROGA
Quattordici chili di droga, per lo più marijuana, ben nascosti in cantina. Il materiale per il confezionamento delle dosi. Una pistola a salve, senza tappo rosso. Probabilmente il marocchino di 27 anni, riteneva di essere paradossalmente al sicuro, essendo già ai domiciliari e per lo stesso reato: spaccio di droga. Certamente i carabinieri non lo avevano perso d’occhio, per nulla convinti del fatto che dopo l’arresto in estate il ragazzo avesse smesso i panni dello spacciatore e rinunciato al business della droga. Così quando, i carabinieri di Fiorano hanno bussato a casa del ragazzo, a Gazzaniga, per una perquisizione domiciliare, la sorpresa delle forze dell’ordine deve essere stata relativa. Che cosa c’è lì dentro?, hanno chiesto i militari al 27 enne marocchino e il ragazzo non ha potuto fare altro che aprire la borsa e mostrare il «tesoretto», l’oggetto del business. Al suo interno i carabinieri hanno trovato quasi quindici chili di droga, con un «menù» variegato: poco meno di dieci chili di marijuana, quasi cinque chili di hashish, quattro grammi di cocaina. Il marocchino l' aveva nascosta insieme agli strumenti per il confezionamento delle dosi e una pistola a salve, senza tappo rosso, presumibilmente un mezzo da spacciare per arma vera e propria in caso di necessità difensive. Il ragazzo è, per così dire, una vecchia conoscenza dei carabinieri di Fiorano. I militari, tempo fa, lo avevano trovato in possesso di una certa quantità di cocaina, destinata allo spaccio, e una volta arrestato era finito ai domiciliari. Ma evidentemente i carabinieri avevano il sospetto che da casa, nonostante lo status, avesse continuato a ricevere i «clienti» e a spacciare, come dimostrerebbe, secondo le forze dell’ordine, la notevole quantità di stupefacente rinvenuta in casa e prudentemente nascosta in cantina. Da qui il blitz e l'esito della perquisizione. Il giovane marocchino è stato arrestato e portato in carcere a Bergamo. Nelle prossime ore, probabilmente già entro domani, il marocchino sarà sentito in carcere per la convalida dell’arresto.
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