Daniel Manda resta in cella
Daniel Manda il 48enne arrestato il 6 gennaio scorso per tentato omicidio e stalking nei confronti della moglie, il 27 marzo scorso aveva espresso il desiderio di poter tornare a casa per riprendere il lavoro come autotrasportatore e far fronte agli impegni economici e familiari. Ma per il giudice delle indagini preliminari Lucia Graziosi, e prima ancora per la stessa pm, la risposta è negativa, quindi il 48enne di origini rumene che accoltello la moglie fuori dal Lidl di Seriate, per il momento continuerà a rimanere in cella. Il suo avvocato Lorenzo Mele, aveva depositato l’istanza di attenuazione della misura cautelare il 17 aprile scorso, chiedendo di andare ai domiciliari nella casa di Pedrengo, dove stanno i figli, oppure dal padre, eventualmente per offrire agli inquirenti una garanzia di controllo in più. Ma in base agli elementi emersi finora, le dichiarazioni rese dopo l’iniziale silenzio non sono ritenute attendibili. Nell’interrogatorio di un mese fa il 48enne si era detto pentito e aveva assicurato di voler interrompere qualsiasi rapporto con la compagna. Aveva altresì ridimensionato i fatti, negando di averla pedinata, aggiungendo anche di essere uscito disarmato. Resta da capire quindi da dove sia sbucata l’arma. Di questo e altro si stanno occupando i carabinieri, anche attraverso l’analisi telefoniche. Di sicuro la moglie Daniela, aveva raccontato di esserselo trovato fuori dal supermercato con il coltello. L’uomo già denunciato per maltrattamenti nel 2024, si era visto ritirata la denuncia anche se la vicenda si era chiusa con un patteggiamento a 2 anni e 4 mesi. Dopo un periodo di tregua le liti erano riprese a fine anno, perché Manda non accettava che la moglie avesse un lavoro.
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