Seconda valanga in 2 giorni sulle Orobie
Permangono gravi le condizioni di salute dell’escursionista di 42 anni, residente a Cene, precipitato poco prima di mezzogiorno di venerdì 2 maggio a Valbondione tra il pizzo Redorta e il lago Coca. L’uomo, ricordiamo, si trovava in cordata con un amico, quando una slavina di ghiaccio ha travolto entrambi. Il 42enne è precipitato per circa 250-300 metri ed è stato recuperato dai soccorritori dell’elicottero del 118 con il verricello. Illeso, invece, il compagno di cordata. A distanza di meno di 24 ore un fatto analogo si è verificato sul monte Cabianca. Erano le 9.30 di sabato 3 maggio quando nella conca del rifugio Calvi e più precisamente nel canale che porta verso la cima, un gruppo di scialpinisti sono stati sorpresi da una valanga alta Valle Brembana. Al momento, nella zona si trovavano quattro persone. Tre scialpinisti, un uomo e due donne, tra i 33 e 34 anni, sono stati recuperati con gli elicotteri provenienti da Bergamo e Sondrio, in codice giallo, e ricoverati a Sondalo e all’ospedale Papa Giovanni XXIII. Allertata anche la stazione del Soccorso alpino di Valbondione. Il bollettino valanghe di Regione Lombardia segnala in questi giorni un grado marcato di pericolo (3 su una scala da 1 a 5), doveroso quindi ricordare la pericolosità e l’alto rischio al quale si va incontro, azzardando escursioni in molte zone del nostro territorio.
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