Carabiniere salva donna sul cavalcavia

Tutto è nato in modo casuale. Lorenzo Fascì 28enne originario di Reggio Calabria, carabiniere scelto operativo dal 2018 nella stazione di Albino, mentre era fuori servizio, si è reso protagonista di un gesto eroico, salvando una donna che minacciava di buttarsi da un cavalcavia sulla strada statale 42 a San Paolo d’ Argon. E’ stato Angelo il «gigante buono» di Albino, morto a 20 anni nell’aprile del 2024 dopo una lotta di cinque anni contro la leucemia “a portarci li”. E così il padre, con la figlia Giulia e il carabiniere Improvvisamente avvistavano una donna sul parapetto, aveva già scavalcato, con l’intenzione di buttarsi nel vuoto. Mentre la fidanzata del militare allertava il 112 e il padre cercava di dialogare con la donna tra i 30 e i 40 anni, Lorenzo scavalcato il parapetto si avvicinava alla donna con lo sguardo perso, di una persona che non sapeva nemmeno quello che stava facendo. “Sul corpo aveva dei segni di percosse, ma non ci ha detto perché voleva farla finita». «Le prime parole che le ho detto sono state “sono un carabiniere, ti posso aiutare”. Lei voleva farla finita e io le ho detto “non farlo, c’è sempre una seconda possibilità”. Con il dialogo pian piano l’abbiamo convinta a fare piccoli passi sul parapetto verso il terrapieno, l’ho sempre tenuta abbracciata per evitare che cadesse. Io ero appeso praticamente solo con le dita delle mani e dei piedi, ma non ho avuto paura perché la mia priorità era quella di salvare lei. Ho fatto il mio dovere di cittadino e carabiniere». Nel giro di dieci minuti sono arrivati i Vigili del fuoco, l’ambulanza e i carabinieri di Trescore. «L’hanno portata all’ospedale di Alzano Lombardo – aggiunge Maffi – e le ho detto che l’avrei contattata per invitarla a casa mia. So che è stata dimessa, sto cercando il suo numero perché le vorrei parlare, invitarla a bere un caffè a casa nostra. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha pubblicato su Facebook il comunicato ufficiale dell’Arma e la foto del giovane sul parapetto con una sola parola, «eroe».

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