Non ce l'ha fatta il 30enne folgorato

Il cuore di Alessio Gardin continuerà a vivere nelle persone che – grazie al gesto di grande generosità della sua famiglia – riceveranno i suoi organi. Non ce l'ha fatta il 30enne di Darfo folgorato da una scarica da 15 mila volt domenica pomeriggio mentre raccoglieva ciliegie nel campo della famiglia della sua fidanzata a Bessimo di Darfo. E' morto questo mercoledì pomeriggio all'ospedale civile di Brescia dove era stata ricoverato domenica in condizioni critiche. I medici hanno fatto di tutto per salvargli la vita ma le ferite riportate dal 30enne dopo la scarica non gli hanno lasciato scampo. Intanto in Procura è stato aperto un fascicolo, si tratta di un atto dovuto, per permettere gli accertamenti di legge e far piena luce sull'incidente che è costato la vita ad Alessio. Al momento della scarica, infatti, il ragazzo si trovava su una piattaforma di proprietà di una ditta edile a condizioni familiare di proprietà dello zio della sua fidanzata. Il mezzo si trova ora sotto sequestro per permettere ai carabinieri della compagnia di Breno e quelli della stazione di Darfo, intervenuti in posto domenica pomeriggio, di fare tutti gli accertamenti del caso. Il 30enne, come detto, stava raccogliendo ciliegie in un campo privato in via Tagliamento a Bessimo di Darfo. Invece di utilizzare la classica scala ha probabilmente chiesto in prestito la piccola piattaforma con cestello che avrebbe dovuto permettergli di raggiungere anche i rami più alti senza correre il rischio di cadute. E invece.... proprio con il cestello il giovane si è avvicinato troppi ai cavi della linea di media tensione che porta corrente elettrica in paese ed è finito nell'arco elettrico che ha scaricato. Il ragazzo è stato praticamente attraversato da una scarica da 15 mila volt che gli ha provocato un arresto cardiaco. I soccorsi sono arrivati immediatamente. In posto un'ambulanza della Croce Blu di Lovere, l'auto medica, l'elicottero del 118 di Sondrio. In posto oltre ai carabinieri di Darfo anche i vigili del fuoco volontari e permanenti del distaccamento cittadino che hanno dovuto mettere in sicurezza la zona prima di lasciar operare i soccorsi. Alessio dopo essere stato stabilizzato era stato caricato a bordo dell'eliambulanza che lo aveva trasferito al civile di Brescia dove ha lottato fra la vita e la morte fino a mercoledì mattina quando i medici hanno decretato la morte cerebrale. A quel punto sono scattate le procedure per l'espianto degli organi che con grande generosità i familiari hanno acconsentito a donare. Una parte di Alessio Gardin dunque continuerà a vivere nelle persone che li riceveranno e che potranno guardare al futuro proprio grazie a lui a cui invece un tragico destino il futuro ha precluso.

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