Un’estate di zone rosse a Bergamo
Permangono situazioni critiche sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica a Bergamo. Per queste ragioni la Prefettura ha deciso di prorogare fino a fine agosto le zone rosse, istituite da tre mesi orsono. Il decreto prevede che le forze dell’ordine possano continuare ad allontanare chi si renderà responsabile di comportamenti scorretti. La direttiva è stata pubblicata sull’Albo pretorio del Comune. Un’iniziativa, quella delle zone rosse, che deriva dal contenuto di una precedente diramata dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi lo scorso 17 dicembre. In seguito a quel provvedimento sono state diverse le città italiane, di varie dimensioni, che hanno adottato le zone a «vigilanza rafforzata»: tra le prime, citandone alcune Milano, Napoli, Firenze, Bologna, Torino, Catania e Roma. Negli ultimi tre mesi le forze dell’ordine: polizia di Stato, carabinieri, Guardia di finanza, polizia locale ed esercito, hanno più volte incontrato la Prefettura, nell’ambito del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, per un aggiornamento sull’attività delle zone rosse, tra persone identificate e allontanate. I divieti di stazionamento sono estesi a chi dovesse risultare già noto alle forze dell’ordine per reati legati a spaccio, lesioni personali, scippi, furti, rapine, invasioni di edifici, danneggiamenti, detenzione o porto abusivo di armi (soprattutto coltelli) e di oggetti atti a offendere. In tutti questi casi le forze dell’ordine possono allontanare queste persone dalle aree individuate – dove anche negli ultimi giorni sono state condotte operazioni “ad alto impatto”, perché già teatro di episodi di microcriminalità, proprio come spaccio al dettaglio, furti e danneggiamenti di auto.
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