Scacco alla banda dei bancomat
Si è stretto il cerchio delle indagini attorno alla banda che assaliva i bancomat delle province di Brescia e di Bergamo. I Carabinieri del comando provincia di Bergamo con i colleghi di Brescia, Treviso, Vicenza, Padova, Alessandria e Savona, hanno arrestato quattro persone, tre in carcere e una ai domiciliari, sospettati di essere gli autori di una ventina di colpi che si sono registrati nel bresciano e nella bergamasca dall'inizio dell'anno, anche se, per ora, il colpo che viene contestato ai quattro, è quello portato a termine il 24 maggio al bancomat di Sarnico. Sono in corso ulteriori indagini, anche in un campo nomadi della Franciacorta, per collegare i quattro ad altri colpi, tutti fotocopia, ovvero tutti compiuti con l'esplosivo, di notte, agli sportelli bancomat di istituti di credito di tutto il Nord Italia, e per risalire ad altri componenti della banda. Il gruppo potrebbe aver colpito nei primi mesi del 2025, a Palazzolo, Capriolo, Adro, Trenzano, Coccaglio, San Pancrazio e Passirano ma anche a Nuvolera, Prevalle e Pavone Mella. Colpi con metodologie fotocopia. Al termine di una vasta operazione, che ha impiegato oltre 80 carabinieri con l’appoggio di un elicottero e delle unità cinofile, sono stati quattro arrestati sono nomadi di etnia sinti, residenti in campi nomadi del Veneto, ma con appoggi in diverse altre province e tutti con alle spalle numerose questioni con la giustizia. Si tratta di un 35enne pregiudicato per reati contro il patrimonio che è stato fermato nel comune di Vedelago, in provincia di Treviso, nel campo nomadi in cui vive, di un altro pluripregiudicato per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti con esplosivo ai danni di sportelli bancomat, detenzione di armi clandestine, reati contro la persona e contro il patrimonio che è stato rintracciato a Galliera Veneta in provincia di Padova; il terzo componente della banda, formalmente domiciliato a Vicenza, è stato rintracciato nei pressi di un bar di Desenzano. Un quarto soggetto si è spontaneamente presentato ai carabinieri questo mercoledì mattina. Nel corso delle perquisizioni è stata trovata, in un garage, la Golf che era stata ripresa, con targhe modificate, dalle telecamere della banca di Sarnico. All’interno c’erano le carcasse di altre casse bancomat che ora i carabinieri cercheranno di collegare ad altri colpi, e anche diverse targhe clonate e dell'esplosivo, pronto per altri colpi, da fare brillare dagli artificieri. Nel corso dell'operazione sono stati recuperati anche 16mila euro in contanti, orologi di valore e gioielli, oltre a moto e attrezzi da giardino che si ritiene siano di illecita provenienza.
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