Contributi per i beni confiscati

C'è anche l'ex maneggio di Piancamuno – ora centro di addestramento per cani da soccorso dell'UCIS – fra i 21 beni confiscati alla criminalità organizzata, riassegnati e destinati ad uso sociale, che riceveranno un contributo dalla Regione Lombardia. Quattro sono in provincia di Brescia, due in provincia di Como, uno in provincia di Cremona, due a Lecco, uno a Lodi, due a Monza Brianza e cinque in provincia di Milano. La Regione Lombardia è una di quelle che ha il maggior numero di beni confiscati, dopo le regioni dove storicamente c'è la presenza delle mafie e della criminalità organizzata. Grazie alla legge Rognoni-La Torre del 1982 questi beni possono essere confiscati e grazie alla legge 109 del 96 promossa grazie al sostegno di un milione di firme da Libera – l'associazione contro la mafie fondata da don Luigi Ciotti – i beni confiscati vengono riassegnati e destinati a scopi sociali come quello appunto riassegnato a Piancamuno e divenuto sede di un centro di addestramento di cani da soccorso. Proprio da qui era partito nel maggio scorso il tour dell'assessore regionale La Russa fra i beni lombardi riassegnati. Gli immobili recuperati hanno diverse destinazioni d’uso, ma sono tutti accomunati da finalità sociali. In Valle Camonica per ora ci sono due beni assegnati, quello di Piancamuno, appunto, e una villetta bifamiliare a Gianico che ospita donne in difficoltà. I fondi nuovamente stanziati da Regione Lombardia – si tratta di circa un milione 900 mila euro – permetteranno – ha spiegato l'assessore La Russa di trasformare questi beni sottratti alla criminalità e restituirli alla società, riaffermando la vittoria della legalità e dello Stato sulle mafie. “Dove prima c’era criminalità, ora nasceranno spazi per le famiglie, le associazioni, la comunità. È questa la forza del recupero dei beni confiscati: restituire alle persone ciò che era stato tolto da chi vive contro la legge”. Anche il consigliere regionale camuno Diego Invernici esprime la sua soddisfazione per i contributi assegnati per i beni confiscali, in totale 350 mila euro per la provincia di Brescia. A beneficiarne oltre al comune di Piancamuno saranno quello di Iseo (dove nascerà un centro sociale ed istituzionale), Bovegno (per la creazione di una fattoria didattica) ed Erbusco (per la creazione di un centro di servizi educativi e ricreativi e per la sede dell'associazione ex carabinieri). Il percorso che l'assessore Romano La Russa ha dedicato negli ultimi due mesi alla legalità culminerà il 18 luglio a Palazzo Lombardia, in un convegno dedicato a Falcone e Borsellino.

Commenti

Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!

Lascia un commento

* Tutti i campi contrassegnati sono obbligatori