Il fiore di Srebrenica non appassisce
Ai primi di luglio del 1995 l'esercito della repubblica serba - nata nel 1992 per restare fedele all'ormai disgregata Jugoslavia, diversamente dai bosgnacchi (bosniaci musulmani) e dai croati che reclamavano l'indipendenza e che si erano asserragliati attorno a Srebrenica, zona ritenuta sicura poiché presidiata dai caschi blu olandesi dal 1993 – comincia un'offensiva per conquistare la città. L'11 luglio riuscirono ad entrare. Fu una strage: I serbo bosniaci uccisero brutalmente migliaia di uomini e ragazzi, più di otto mila, espellendo 20 mila persone dalla città. Una unità piccola e poco armata di Caschi blu olandesi sotto la bandiera delle Nazioni Unite non fu in grado di proteggerli. A 30 anni da quei fatti più di mille persone restano ancora disperse, l'11 luglio ne cono state sepolte altre sette al memoriale di Potocari. Impossibile dimenticare, anche per chi si trova a migliaia di chilometri da quei luoghi ed ha raggiunto magari proprio durante la guerra il nostro paese, le nostre valli. Sono circa 2 mila i bosniaci residenti in provincia di Brescia. Molti di questi hanno trovato casa tra la Valle Camonica ed il Sebino dove hanno fondato un'associazione Ljiljan che significa giglio, simbolo di purezza ma raffigurato anche sulla bandiera storica del regno di Bosnia. Nel 2012 l'associazione ha realizzato a Rogno il parco delle memoria dove è stato eretto un monumento per ricordare le 8 mila 732 vittime del genocidio del luglio 1995. Questa domenica la comunità bosniaca, accompagnata dagli amministratori, ha organizzato la marcia della pace. Presente anche il console.La comunità bosniaca, ricordando i tragici fatti di cui è stato vittima il suo popolo, ha voluto sottolineare come in questi giorni si siano dette tante parole che però non riescono a fermare quanto ancora accade nel mondo. Messaggi riassunti nel fiore di Sbrebrenica raffigurato anche nel monumento di Rogno: questo fiore è il simbolo della memoria del massacro; i suoi 11 petali rappresentano il giorno in cui ebbe inizio, il colore bianco simboleggia l'innocenza delle vittime. Il colore verde al centro rappresenta la speranza di giustizia. L'aver fatto memoria oggi secondo gli organizzatori della marcia della pace significa riaccendere la speranza sul mondo.
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