Peste suina, nessun nuovo caso da ottobre
La PSA è assente dagli allevamenti suinicoli lombardi dall’ottobre del 2024. Il punto della situazione è stato fatto dall’assessore regionale all’Agricoltura Alessandro Beduschi nel corso di un’audizione che si è tenuta in Consiglio regionale in Commissione Agricoltura. La minaccia al comparto suinicolo è ancora presente: nonostante l’assenza di nuovi casi, contenuti grazie ai controlli e alle misure adottate negli allevamenti, il virus è ancora in circolazione. E’ quindi necessario, da parte della Regione che mantiene in vigore le linee guida e degli allevatori che devono applicarle, continuare a tenere alta la guardia soprattutto in estate, nel pieno della stagione agricola quando aumenta lo spostamento del bestiame nei campi, dove il virus può essere veicolato dalle carcasse infette di cinghiale. Doppia l’azione della Regione: da una parte nelle aziende - nel 2025 sono stati effettuati oltre 430 controlli in allevamento e circa 8.000 analisi di laboratorio, e dall’altra sul territorio, in particolare nelle aree più sensibili come l’Oltrepò Pavese, la provincia di Lodi e il Parco del Ticino, con misure di biosicurezza e della campagna di contenimento del cinghiale selvatico, vettore del virus: sono stati eseguiti oltre 6.300 abbattimenti, è stata rafforzata l’attività di ricerca tempestiva delle carcasse con cani molecolari, e sono stati chiusi più di 160 varchi autostradali per limitare la mobilità. L’adozione del nuovo Piano strategico nazionale di eradicazione e controllo della PSA nel cluster del Nord-Ovest voluto dal Commissario Giovanni Filippini, ha segnato il passaggio da una gestione emergenziale a una strategia strutturata, multilivello e continuativa e nei prossimi giorni sarà pubblicata una nuova ordinanza applicativa che renderà obbligatorie per tutte le Regioni le misure del Piano. Sul fronte indennizzi, 25,3 milioni di euro sono stati erogati da Regione Lombardia nel 2024 per compensare i danni diretti agli allevamenti colpiti (di cui 18,4 milioni nella provincia di Pavia e 6,9 nelle province di Milano e Lodi). Ben più rilevante è l’impatto economico delle restrizioni sanitarie imposte dall’Europa nelle zone soggette a vincoli. Per queste, con fondi statali, la Regione destinerà, in totale, 27,7 milioni di euro a ristoro dei cosiddetti danni indiretti, dei quali 8,5 già liquidati, con il restante che lo sarà progressivamente entro la fine dell’estate. A questo importo si aggiungeranno ora ulteriori 10 milioni di euro previsti da un nuovo decreto del MASAF.
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